Michael Jordan

Castel Maggiore

La 3° scelta al draft del 1984 porta il nome di questo ragazzo qui. Davanti a lui Sam Bowie (2° scelta) ed Hakeem Olajuwon (1° scelta). Davanti a lui solo in quell'occasione. Poi mai più.

"Fuori dal campo era cordiale, accogliente e gentile, ma come compagno di squadra aveva determinate aspettative.”

“Se era un compagno simpatico? Non poteva esserlo. Col tipo di mentalità che aveva non poteva permetterselo. Era difficile stare attorno a lui se non amavi profondamente il basket. Lui era difficile.“

“Michael, col senno di poi pensi che quell’intensità abbia fatto sì che tu non fossi percepito come un buon compagno di squadra?”

“Beh insomma… non lo so… cioè… vincere ha un costo. La leadership ha un costo. Ho spinto persone anche quando non volevano essere spinte ed ho sfidato persone quando non volevano essere sfidate e mi sono guadagnato questo diritto perché i miei compagni di squadra, che venivano dietro di me, non hanno dovuto sopportare tutto quello che ho subito io. Quando ti unisci alla squadra devo abituarti all’idea che io gioco in questo modo e non accetto niente di meno. Ora, se questo significa che devo finire col farmi odiare, beh lo farò. Chiedi a tutti i miei compagni, in tanti anni non ho mai chiesto di fare una cosa che non avessi già fatto o che non fossi disposto a fare con loro. Quando le persone vedono questo pensano “non era un bravo ragazzo, era un tiranno”, ma questo è perché quella gente non ha mai vinto niente. Io volevo vincere, ma volevo farlo assieme a loro. Io non lo facevo perché dovevo. Lo facevo perché io sono così. Giocavo così. Era la mia mentalità e, chi non voleva giocare così, era libero di non farlo.”